Lipari, Salina, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli. In una parola: Eolie. Questo splendido arcipelago vulcanico, a nord di Messina, deve il nome al dio del vento, Eolo, che qui da sempre regna sovrano, insieme a Vulcano, il dio del fuoco. Elementi che hanno forgiato la bellezza – a volte aspra, a volte dolce – di queste isole, amate da grandi registi e attori, come Roberto Rossellini, Anna Magnani, Massimo Troisi, e frequentate dal jet-set internazionale. I vip impazzano a Panarea, fra i bagliori del cielo d’estate e i tuoni delle discoteche. A Vulcano, invece, i turisti si affollano attorno alla pozza dei fanghi miracolosi, si sfiancano in escursioni al cratere per poi rinfrescarsi con i bagni nella baia di sabbia nera di ponente. Nel capoluogo, e isola principale per dimensioni, Lipari, riposano appartate nel verde le ville dei milionari, mentre davanti alle spiagge bianche di pomice ormeggiano le barche di Sting, di Giorgio Armani e le grandi navi da crociera. Il giro di quest’isola è imperdibile, specialmente al tramonto, quando le scogliere vengono avvolte dagli ultimi raggi del sole. A Stromboli si respira la tranquillità accesa dei panorami e dei fondali, e si guarda verso l’alto sperando che iddu , come gli abitanti chiamano il vulcano, non si arrabbi troppo. Nella piccola Filicudi, intellettuali e politici si confondono con i residenti, in attesa di una visita alla Grotta del Bue Marino, mentre a Salina i boschi di flora mediterranea, introvabile altrove, coprono i due vulcani spenti che valsero il nome di Didyme, ovvero “gemelli”. Nella più selvaggia e remota Alicudi, infine, trionfa la pace del silenzio, rotto soltanto dallo sciabordare delle onde.